DIMENSIONI
700x2000x1000 mm (circa)
TECNICA
Tecnica mista, tessuto e resina poliestere.
ANNO
2023
DIMENSIONI
700x2000x1000 mm (circa)
TECNICA
Tecnica mista, tessuto e resina poliestere.
ANNO
2023
DIMENSIONI
300x300x300 mm
TECNICA
Mini-istallazione, resina epossidica, legno e superficie riflettente.
ANNO
2023
DIMENSIONI
Ares: 200x600x300 mm
Dripping: 200x200x20 mm
TECNICA
Tecnica mista, maschera di Ares, bende, legno, plexiglass.
ANNO
2023
Machera artigianale del dio ellenico della guerra, bendata e segnata dalla conta delle sue vittime.
Danneggiata per simulare il suo decesso a causa di un proiettile, dal cui foro si è lasciato stillare del
pigmento color sangue, perché colasse sul secondo modulo.
Lavori scultorei del 2023.
Lavori scultorei e istallazioni esposte alla mostra personale Parabellum, Ottobre 2021.
Lavori scultorei e istallazioni esposti durante la mostra personale Antropologika, Ottobre 2020.
Lavori scultorei dal 2013 al 2019.
DIMENSIONI
500x350x400 mm
TECNICA
Assemblage, legno, cartone
ANNO
2020
DIMENSIONI 300 x 300 x 300 mm
TECNICA Effigi plasticate in sovrapposizione su struttura in plexiglas trasparente.
ANNO 2020
Proprietà dell’artista
DIMENSIONI
800 x 300 x 1000 mm
TECNICA
Effigi plasticate in sovrapposizione su struttura in plexiglas trasparente.
ANNO
2009
DESCRIZIONE
Opera presentata nella mostra “Mostrum”.
Proprietà dell’artista
“Come ti abbraccia la paura.
In questi giorni, il cielo ha un colore malato, un sole opaco, nuvole grasse.
Quei palazzi che conoscevamo, adesso sono tristi, grigi e crudeli, e i loro spigoli ti graffiano la vista.
Questa paura ti ingolfa, ti assopisce, è nebbia.Questo è il virus . Il suo volto può essere quello di ciascuno di noi. Siamo esiliati in atolli dai tratti familiari, tramutati in carceri che ci somigliano.
Guardiamo gli uni agli altri con sospetto, terrorizzati dall’altro. Il viso di un infetto non è diverso dagli altri.
Per questo progetto, ho chiesto ad amici e parenti di ritrarsi, senza ostentare né mascherarsi.
Per chi volesse contribuire, basta inviarmi in privato uno scatto (un selfie), mostrando lo sfondo che preferisce e che rappresenti di più il suo stato fisico e mentale.
La mia idea è di mostrarci ancora una volta tutti uguali e simili, come siamo, anche in questo momento che non immaginavamo arrivasse.
Un domani, sarà una testimonianza, per adesso, spero sia uno specchio.”
cit. Kaey – Roma, Marzo 2020
Durante la quarantena indetta dal governo italiano a seguito dell’emergenza sanitaria provocata dal virus Covid – 19, milioni di bambini, donne e uomini si sono scoperti imprigionati.
La prigione non è necessariamente l’edificio nel quale si è costretti a vivere, ma anche l’improvvisa presa di coscienza di non essere mai al sicuro.
La minaccia esiste ed è reale, ma non ha un volto, non esiste un colpevole da perseguire. Sono tutti potenzialmente in pericolo e tutti sono potenzialmente il virus.
Nelle rare occasioni in cui è consentito uscire di casa, ogni passante acquista un aspetto minaccioso.
In quest’opera, il virus è rappresentato da un volto che esplode e si espande verso l’esterno. Su questo vengono proiettati dei volti.
In corso di lavorazione, l’artista ha chiesto a chiunque volesse partecipare di ritrarsi nella propria casa, nella maniera che preferisse, per poi proiettare le immagini raccolte sulla scultura/virus.
Tra le proiezioni ci sono espressioni sorridenti, sofferenti, frammentate, impaurite.
L’obiettivo è quello di far riflettere poiché ora più che mai siamo tutti uguali, siamo tutti rinchiusi, siamo tutti sani, siamo tutti infetti.
Non esiste un nemico reale. Il virus prende tutti, non fa distinzioni.
DIMENSIONI
1000×800 mm
TECNICA
Tecnica mista, plastica, gomma, plexiglas, legno e vetro
ANNO
2019
DESCRIZIONE
L’opera accenna alla tendenza della società di ricorrere ad icone pop per incarnare ideologie sociali e politiche.
Il rischio, di fronte al quale ci pone l’artista, è quello di confondere un leader con un personaggio che persegue null’altro se non la realizzazione di un personale progetto di rivoluzione sociale.
Se la storia ci riporta tristemente alla mente esempi come le grandi dittature, la cinematografia tutt’oggi insegue icone altrettanto deviate e devianti.
Assieme a The Parasite e Comfort Zone compone il “ciclo antropologico” dell’artista.
proprietà dell’artista
DIMENSIONI
600x400x1300 mm
TECNICA
Tecnica mista, legno, alluminio, plexiglas, gesso e cavi elettrici
ANNO
2019/2020
DESCRIZIONE
Metafora della tecnologia che invade la nostra vita appropriandosi di ogni parte del nostro essere e, come un parassita, si nutre delle nostre energie (e dei nostri dati) crescendo e acquisendo sempre più potere, tanto da sopraffare l’organismo ospitante.
Una volta estirpato il parassita, l’organismo può sopravvivere o soccombere, se troppo assuefatto alla presenza dell’ospite.
proprietà dell’artista